Il Progetto
Riassunto
La sociologia economica ha a lungo stabilito che le persone appartenenti a diverse classi sociali prendono decisioni finanziarie in modo diverso. Hanno un approccio diverso al denaro, utilizzano logiche finanziarie diverse e hanno preferenze temporali e di rischio diverse. Queste differenze nei comportamenti finanziari sono state attribuite alle diverse influenze di socializzazione e alle condizioni economiche delle persone appartenenti a diversi gruppi sociali.
Oggi, le decisioni finanziarie raramente vengono prese dall'individuo da solo. È ormai comune che gli algoritmi svolgano un ruolo sempre più importante nelle nostre scelte. Questo è particolarmente vero per le decisioni finanziarie. Utilizziamo app e siti web per trovare le migliori offerte per mutui, utilizziamo grafici generati dagli algoritmi, consigli o addirittura consulenti finanziari automatizzati per gestire i nostri investimenti e, quando acquistiamo un nuovo telefono, spesso ci affidiamo semplicemente al credito offerto dall'algoritmo del sito di shopping.
Se gli algoritmi delle app e dei siti web finanziari giocano un ruolo così importante nelle nostre scelte finanziarie, cosa succede alle differenze sociali nel comportamento finanziario? Spariranno man mano che gli algoritmi impongono la stessa razionalità finanziaria a tutti e le nostre differenze innate non avranno più importanza? O, al contrario, aumenteranno poiché gli algoritmi offriranno opzioni agli utenti che corrispondono alle loro preferenze esistenti - amplificando così le differenze sociali esistenti? O produrranno nuove differenze, che non seguiranno più le divisioni di classe?
Questo progetto esamina questa domanda attraverso l'analisi di come gli algoritmi finanziari vengono sviluppati, come aiutano nelle scelte e come vengono utilizzati dai consumatori di diversi gruppi sociali.
Contesto teorico
Mentre le teorie economiche sull'homo economicus presuppongono un senso innato e universale di razionalità, la ricerca sociologica e antropologica suggerisce che le soggettività e le azioni economiche siano plasmate da processi socio-culturali e materiali. Le razionalità, al plurale, vengono prodotte piuttosto che innate. Infatti, una lunga tradizione di sociologia economica teorizza i processi che producono differenze nelle soggettività economiche (gli abituali economici, per usare il termine di Bourdieu) tra gruppi sociali e nel tempo. Nel contesto delle pratiche finanziarie quotidiane, recenti studi sulla finanziarizzazione della vita quotidiana, studi di mercato, sociologia francese delle convenzioni, sociologia digitale, antropologia economica e geografia hanno suggerito che le soggettività economiche contemporanee siano sempre più co-prodotte dai dispositivi digitali (come app finanziarie, siti web e gli algoritmi che li sostengono), prefigurando soggetti razionali e persino prendendo scelte "razionali" per conto dei loro utenti. Mentre questi studi forniscono importanti intuizioni su come i dispositivi finanziari digitali interpretino specifiche soggettività economiche, hanno prestato meno attenzione a come plasmino i modelli sociali di soggettività economica, una questione che è stata centrale nella tradizione sociologica sul tema. Una notevole eccezione è la ricerca sociologica sui punteggi di credito e gli algoritmi di idoneità creditizia, che suggerisce che, delineando chi ha accesso e chi viene negato a particolari crediti, mutui e investimenti, questi dispositivi producono gruppi sociali con diverse opportunità finanziarie obiettive - e diventano così una nuova forza strutturante della società. Questa ricerca spiega come i dispositivi finanziari digitali strutturino la società producendo gruppi con diverse opportunità finanziarie; tuttavia, dice poco su come plasmino gruppi con diverse soggettività economiche, abituali e razionalità. Il progetto colma questa importante lacuna analizzando i processi - non limitati all'idoneità - attraverso i quali la digitalizzazione dei servizi finanziari riproduce, approfondisce, appiattisce o riorganizza le differenze sociali nelle soggettività economiche.